“Cos’è il genio se non equilibrio sul bordo dell’impossibile?”
Norman Mailer
Si dice che ci sia un mondo sopra il palco e un mondo sotto il palco.
Nel caso del circo contemporaneo si potrebbe sostituire la parola “palco” con la parola “chapiteau”, così come in ambito internazionale vengono chiamati quelli che in Italia si chiamano solitamente “tendoni da circo”.
Lo “chapiteau” della compagnia Circo Zoé è al centro della mostra di Francesca Barbero perchè è contemporaneamente al centro del festival Zoé in città. Tutto ruota attorno a “lui”, una sorta di creatura vivente, che come tutti gli esseri viventi nasce, cresce, respira, prende una forma e poi scompare. È uno spazio che attrae, capace di creare un “dentro” e un “fuori”, capace di segnare il paesaggio, accogliere il pubblico, aprire le porte all’arte e costruire una vera e propria piazza.
L’obiettivo della fotografa ha attraversato gli spazi e le dimensioni delle edizioni 2022 e 2023 di Zoé in città, con uno sguardo vicino alle persone ritratte, dentro e fuori lo chapiteau. Dai suoi scatti emergono le individualità e l’impegno nella costruzione del tendone, concepito come una sorta di essere che muta forma proprio grazie allo sforzo dei circensi. Le fotografia di Francesca Barbero, da anni attiva nel mondo musicale cuneese e nei suoi dintorni, si incanta in una ricerca formale contraddistinta da un bianco e nero dove le linee sembrano disegnare un equilibrio provvisorio, tanto provvisorio da diventare ideale. Un equilibrio geniale.

Inaugurazione venerdì 19/07 ore 18.30